Il Partito per gli Animali vota contro la Legge sul Clima europea troppo debole


29 giugno 2021

Giovedi’ scorso il Partito per gli Animali olandese ha votato contro la legge sul Clima europea. “Gli obiettivi in questa legge sono insufficienti. La gestione e’ debole. Con questa legge non manteniamo il riscaldamento della terra sotto i 1.5 gradi Celsius e questo avra’ conseguenze disastrose. Per questo motivi voto contro questa legge sul clima, con un dolore nel cuore,” dice europarlamentare Anja Hazekamp durante il dibattito plenario sulla legge nel Parlamento Europeo.

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Europarlementare Anja Hazekamp del Partito per gli Animali olandese durante il dibattito plenario nel Parlamento Europeo.

Nella legge sul Clima sono stati stabiliti gli obiettivi UE per ridurre le emissioni. Questi obiettivi rimangono molto indietro rispetto a cio’ che secondo la scienza e’ necessario per mantenere il risacaldamento della Terra sotto i 2 gradi Celsius e rispettare l’Accordo di Parigi. E addirittura degli obiettivi che invece sono stati chiaramente ancorati nella legge sul Clima, non e’ per niente chiaro come debbano essere raggiunti. Anche se due anni fa la Unione Europea stessa ha dichiarato l’emergenza climatica, secondo il Partito per gli Animali olandese ed altri critici della legge non si impegna abbastanza per prevenire un caos climatico.

“Si tratta della sfida principale per l’umanita’. Dobbiamo fare quello che possiamo. Ma questa legge sul Clima non lo fa. Il cambio climatico non e’ piu’ una questione di decenni. Lo sarebbe stato se avessimo cominciato in tempo a gestirelo in tempo. Ma invece anno dopo anno facciamo finta che non ci siano grossi problemi. Come se ci fosse bisogno di piu’ indagini. Come se le aziende stesse risolvessero il problema. E ora non abbiamo piu’ tempo da perdere. Ma perdere tempo e’ esattamente cio’ che faremo con questa legge sul clima,” dice europarlamentare Anja Hazekamp del Partito per gli Animali. “Di nuovo hanno vinto le interessi economiche. E di nuova la nostra terra ha perso. Noi, ma sopratutto le generazioni dopo di noi ne pagheranno il prezzo, ed e’ alto.”

Il Clima, la natura e la gestione agricola

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Il ricercatore di Oxford Joseph Poore sull’impatto del nostro presente sistema alimentare sul clima e la natura e la necessita’ di riformarlo.

Che questo non e’ un’accusa falsa, dimostra un report recente della Camera di Controllo Europea sugli effetti climatici della gestione agricola europea. Risulta che la gestione degli ultimi sei anni non ha contribuito quasi niente alla riduzione del riscaldamento climatico e su alcuni punti ha avuto addirittura l’effetto opposto. Mentre la meta’ dei pagamenti UE vanno verso le ‘regole climatiche’ per il settore agricola, ancora miliardi di soldi della UE vanno verso campagne per promuovere la carne e i latticini. E mentre il settore del bestiame intensivo e’ responsabile per la meta’ delle emissioni del settore agricola di CO2, non sono state prese misure per ridurre il numero di animali nel settore del bestiame. Anche i piani per i prossimi sei anni sono insufficienti, secondo la Camera di Controllo Europea. I paesi della UE devono fare molto di piu’ per scoraggiare il consumo di carne e latticini dei loro cittadini, conclude la Camera di Controllo.

Anche il report pubblicato recentemente dal panello climatico delle NU IPCC ed il IPBES (il panello di ricerca internazionale sulla biodoversita’ e gli ecosistemi), fa uscire delle chiare conclusioni in base al lavoro di cinquanta ricercatori prominenti internazionali. “La prova c’e’: un mondo sostenibile e un futuro per ‘uomo e la natura e’ ancora raggiungibile, ma serve un cambio fondamentale di fin’ora inesistenti azioni veloci ed efficaci in base a riduzioni ambiziose di emissioni,” dice uno degli esperti coinvolti. “La combinazione di cambiamenti senza precedenti nel clima e la biodiversita’ a casa delle attivita’ umane pone una sempre piu’ grande minaccia alla natura, la vita umana, il sostentamento dell’uomo ed il benessere in tutto il mondo. La perdita’ di biodiversita’ e il cambio climatico sono causati da attivita’ economiche umane e si rafforzano tra di loro. Queste due crisi non possono essere risolte se non sono gestite insieme.”

Sempre piu’ scienziati dimostrano che il settore della carne e dei latticini e’ tra le prime cause del riscaldamento della terra della crisi di biodiversita’. Il Partito per gli Animali olandese chiede quindi gia’ da anni a livello nazionale ed europeo di puntare completamente su una dieta sana, etica ed attenta ai bisogno del clima e un’economia sostenibile a forma di ciambella. Fermando gli incentivi agricoli europei per le pubblicita’ per la carne e i latticini e stimolando la transizione verso un’agricoltura sostenibile, aggiungendo le etichette oneste sugli alimenti e boycottando i prodotti che causano la deforestazione.

Insieme ad altri partiti per gli animali nel mondo tramite una petizione in tredici lingue, il partito chiede ai governatori in tutto il mondo di fare una rivoluzione alimentare – nelle interessi della salute umana, il benessere degli animali, la biodiversita’ ed il clima.