Avvio di 0% tasse su frutta e verdura nella UE grazie al Partito per gli Animali


4 maggio 2022

D’ora in poi i paesi UE possono decidere di togliere l’IVA sui prodotti sani come la frutta e verdura. Le nuove regole UE che lo rendono possibile , sono state approvate all’inizio di marzo dal Parlamento Europeo. Il cambio e’ successo dopo l’inisistere da europarlamentare Anja Hazekamp del Partito per gli Animali. “La scelta alimentare piu’ sana e sostenibile dovrebbe essere anche la scelta piu’ economica. I paesi della UE hanno adesso riguadagnato la liberta’ di utilizzare le regole sull’IVA a favore della sostenibilita’, “ dice la Sig.ra Hazekamp. Secondo il principio ‘l’inquinatore paga’, il Partito per gli Animali vuole rendere piu’ costosa la produzione della carne tramite l’introduzione di una ‘tassa di macellazione’.

Europarlementare Anja Hazekamp dal Parlamento Europeo.

“La decisione del Parlamento Europeo e’ strabenvenuta ora che i prezzi di molti prodotti sono aumentati in fretta. E’ il momento perfetto per ridurre l’IVA sulla frutta e verdura e rendere cosi’ piu’ economici questi prodotti per il consumatore”, dice membro della Camera per il Partito per gli Animali olandese Eva van Esch. Gia’ nel 2015, il Partito per gli Animali ha insistito nella Camera di togliere l’obbligo dell’IVA sulla frutta e verdura, ma ai tempi era ancora bloccato dalle regole europee.

Europarlamentare Anja Hazekamp ha d’ora in poi spesso insistito sulla liberta’ per i paesi UE per rendere piu’ economici i prodotti sani e sostenibili. Nei piani per un sistema alimentare migliore per gli animali che e’ sano e sostenibile, che hanno inviato nel quadro della strategia europea ‘da Contadino a Piatto’, hanno chiesto tra le altre cose di togliere l’obbligo di mettere l’IVA sulla frutta e verdura.

Verdure piu’ economiche, tasse sulla carne

Un maiale in viaggio per la macelleria.

Dall’altr’onda il Partito per gli Animali richiede gia’ dal momento della sua fondazione di introdurre una tassa sui prodotti derivati da animali. “E’ assolutamente necessario che organizziamo il nostro sistema alimentare in modo radicalmente diverso. Siamo in mezzo ad una crisi climatica ed ecologica e una delle cause principali di questi problemi e’ lenorme consumo di carne,” dice il membro della Camera Lammert van Raan, che ha proposto l’anno scorso un disegno di legge per tassare la macellazione di animali. Anche l’OMS e gli scienziati – tra cui gli autori del report allarmante piu’ recente dell’IPCC – puntano sul ruolo che gioca l’industria del bestiame sui cambi climatici e sulla necessita’ di andare verso un sistema alimentare molto piu’ vegetale.

Con l’iniziativa della legge, il Partito per gli Animali da voce al richiamo sempre piu’ forte di tassare di piu’ la carne. Sig. Van Raan dice: “Ora i costo per la societa’ dell’allevamento del bestiame (stimato intorno ai €6 miliardi all’anno) e’ rivolto su tutti li olandesi, quindi anche coloro che non mangino mai la carne.”

I danni causati al mondo dalla produzione e il consumo olandese di carne, non sono neanche compresi in questa tassa di macellazione. I Paesi Bassi sono il piu’ grande importatore di sioa per il mangime dal Brasile, e contribuiscono cosi’ alla deforestazione della giungla. “Tramite questa tassa calcoliamo soltanto un quinto dei costi di inquinamento olandesi ed escludiamo i costi all’estero. Ma e’ un inizio,” dice il Sig. Van Raan. “Tassando la macellazione degli animali, possiamo stimolare i contadini di convertire verso l’agricoltura biologica a piccola scala. E cosi’ stimoliamo i consumatori a scegliere piu’ spesso un’alternativa vegetale.”