Svolta impor­tante grazie al Partito per gli Animali: Parla­mento Europeo riconosce il bisogno di gestire l’in­du­stria del bestiame per combattere la crisi del clima e della biodi­ver­sita’

Buone notizie dalla UE dopo un’estate di incendi e conclusioni allarmanti dell’IPCC nel suo ultimo report sul cambio climatico. La settimana scorsa, una maggioranza delle commissioni del Clima e l’Agricoltura del Parlamento Europeo, ha riconosciuto l’impatto del nostro presente sistema alimentare sul clima, la salute e la natura, ed ha votato per una riforma sostanziale. Una svolta importante da tempo spinta dal MEP (Membro del Parlamento Europeo) Anja Hazekamp del Partito per gli Animali olandese. ‘Abbandonare le fattorie di fabbrica e ridurre il numero di animali nell’industria del bestiame porta dei benefici climatici enormi ed ha un impatto positivo sulla natura, la nostra salute e gli animali. E’ una vera svolta che la maggioranze del Parlamento Europeo l’ha adesso riconosciuto, e che lo vuole gestire.’

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MEP Anja Hazekamp (Partito per gli Animali), una dei due negoziatori principali sul report ‘da Fabbrica a Forchetta’ a nome del Parlamento Europeo.

Verso un’agricoltura europea piu’ sicura, sana e sostenibile
Il nostro sistema alimentare presente deve essere riformato per riuscire a rimanere entro i limiti del pianeta. La presente produzione intensiva di carne e le monoculture a grande scala hanno un impatto troppo negativo sull’uomo, l’animale e l’ambiente ed il clima – cosi’ dice il report strategico di ‘da Fabbrica a Forchetta’ per la quale MEP Anja Hazekamp era co-autrice. Con la sua adozione la settimana scorsa, la pressione sulla Commissione Europea di andare verso una produzione alimentare piu’ sostenibile, sana, locale e positiva per gli animali, cresce sempre di piu’.

Le misure adottate nel report strategico ‘da Fabbrica a Forchetta’ comprendono la diminuzione della densita’ del bestiame in Europa e la riduzione delle emissioni del gas di serra dall’industria del bestiame. Prevedono un supporto finanziario per i contadini per fare la transizione verso un sistema di produzione migliore per l’animale e piu’ sostenibile, ma specificano che i fondi per la sostenibilita’ dell’agricoltura debbano essere approvati solo se i piani sono completamente congrui con gli obiettivi sostenibili, climatici e sociali del Green Deal europeo e l’accordo di Parigi.

Inoltre, gli incentivi UE dovrebbero essere immediatamente rindirizzati per promuovere il consumo di verdure e frutta piu’ttosto che il consumo esagerato di carne e cibo processato. Anche, le regole UE dovrebbero essere cambiate per i membri stati per poter abbassare le tasse sui prodotti alimentari sani e sostenibili. Una maggioranza ha supportato anche le proposte sul benessere degli animali della Sig.ra Hazekamp, come ad esempio la revisione delle regole europee sui macellai ed il trasporto degli animali, ed il divieto sull’utilizzo delle gabbie nelle fattorie di animali. Infine, il report comprende una chiara ambizione di ridurre l’utilizzo di pesticidi nell’agricoltura con almeno il 50% entro il 2030, e criteri piu’ stretti per l’ammissione di nuove sostanze tossiche.

No al Mercosur, la carne equina argentina, e fattorie di sangue
Finalmente, il report sottolinea che l’accordo commerciale dalle EU Mercosur (tra l’Europa e i paesi del Sud America) non puo’ essere ratificato come e’, siccome non assicura la protezione della foresta dell’Amazonia, ne gli standard di fattorie. Sull’iniziativa del Partito per gli Animali, il report comprende anche un divieto generale sull’importazione di carne ed altri prodotti di origine animale da paesi terzi, che non raggiungono gli standard europei; in particolare la carne equina argentina, che fin’ora ha continuato ad entrare sul mercato europeo nonostante i report di severo abuso di animali, pratiche illegali e circostanze igieniche inaccettabili. Comprende anche un divieto sull’importazione dell’ormone di fertilita’ PMSG che e’ utilizzato nell’allevamento del bestiame e prodotto su cosi’dette ‘fattorie di sangue’ prendendo in modo strutturale il sangue da cavalli incinte.

Perche’ il sistema alimentare e’ chiave per i diritti del clima, la natura, l’animale e l’uomo

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Relazione ‘Cibo e la crisi Ecologica e Climatica’, dalla Dr.ssa Helen Harwatt (Dottorando senior a Chatham House sulla Polizza sul Cibo e sul Clima e fellow all’Universita’ di Harvard) alla Conferenza Mondiale sulle Politiche degli Animali ‘Salvare il Mondo con Forchetta e Coltello (10 luglio 2021).

L’impatto negativo dell’agricoltura delle fattorie e il commercio dell’agricoltura industriale globalizzato sul clima, sulla biodiversita’, sui diritti umani, sulla salute umana e sul benessere degli animali, e’ diventato sempre piu’ visibile. Quest’anno, la deforestazione dell’Amazionia brasiliana ha raggiunto il livello piu’ alto da un decennio, maggiormente grazie alla richiesta europea di soia (per alimentare il bestiame). I report scientifici dimostrano che servono grandi riduzioni del cosumo di carne e latticini per gestire l’emergenza climatica.

‘L’Unione Europea influisce in modo importante quali cibi finiscono sul nostro piatto, e dove e come e’ stato prodotto. “Bruxelles” dovrebbbe quindi utilizzare il suo potere sulla catena alimentare in modo saggio, invece di attivamente aggravare la crisi del clima e della biodiversita’ mondiale,’ dice la Sig.ra Anja Hazekamp. L’adizione delle sue proposte nel report ‘da Fabbrica a Forchetta’ e’ un altro passo importante verso quella direzione.

Il Partito per gli Animali olandese e di altri paesi nel mondo spingono continuamente per un sistema alimentare fondamentalmente diverso, anche fuori dal Parlamento Europeo. Il partito ha recentemente organizzato un incontro tra esperti, politici, intraprenditori, NGO ed attivisti da tutto il mondo alla sua conferenza ‘Salva re il Mondo con Forchetta e Coltello’, per esaminare l’impatto del nostro presente sistema alimentare e per condividere idee ed ispirazione su come realizzare dei cambiamenti positivi. Volete essere informati ed ispirati? Potete guardare ora i video!