Worldlog Settimana 39 – 2013

Venerdì scorso ho incontrato con l’ambasciatore della Romania e parlato dell’uccisione di massa di cani randagi in Romania. Ne ho già parlato la settimana scorsa nel mio Worldlog. Ho chiesto al governo della Romania:

• per fermare l’uccisione di cani randagi e scommetter su sterilizzazione, identificazione e registrazione. Ho discusso su come la legislazione romena sui cani randagi è contrario alla normativa dell’Unione Europea.
• di creare una campagna di consapevolezza su come la gente deve trattare in modo responsabile gli animali per evitare aggressione tra uomo e animali.
• di sostenere il lavoro dei protettori di animali in Romania moralmente e finanziariamente. Protettori degli animali ora sono spesso ostacolati e minacciati. L’ambasciatore mi ha promesso di andare a parlare le organizzazioni attive per il benessere degli animali per capire di cosa è necessario per affrontare la problematica degli animali randagi in un modo amichevole per gli animali.
• Ultimo ma non meno importante, ho chiesto di agire contro le persone che avvelenano maltrattano e uccidono animali randagi, e quindi violano le normative europee e rumene.

Spero che la mia conversazione con l’ambasciatore contribuisca a una rapida fine di questo barbaro maltrattamento degli animali. Seguirà aggiornamento…

Martedì scorso era Prinsjesdag (apertura ufficiale dell’anno parlamentare)! Il terzo Martedì del mese di settembre nei Paesi Bassi si presentano sempre i piani del governo e la visione dello stesso della società attraverso un Discorso del Trono. Questa volta era il primo discorso del Trono del nostro nuovo re. Il Re è un appassionato cacciatore e gli ha chiesto, tramite il mio vestito di cacciatore pentito, di smetterlo di andare a caccia perché la maggioranza degli olandesi è contro la caccia. Inoltre volevo anche dare più valenza alla mia nota iniziativa contro la caccia per divertimento. Il mio vestito ha due spalline sul davanti che sono tappezzate con trofei da cacciatore, come un cavallo e le immagini di animali (ancora) cacciabili, affiancata da fucili spezzati. Sul mio cappello e schiena si vedeva una piccola volpe che in ansia sta davanti a un bersaglio.

Ogni anni due milioni di concittadini vengono sparati per il divertimento di alcuni cacciatori, tra le quali allora anche il nostro Re. E almeno altrettanti animali sono feriti e lasciati con proiettili nei loro corpi. L’uccisione di animali per divertimento dovrebbe essere proibito, soprattutto ora che la stragrande maggioranza del parlamento e delle persone rifiuta questo hobby obsoleto.

La mia collega Esther indossava un abito di seconda mano e un accessorio per capelli fatto da bottiglie PET riciclate. Lei ha chiesto cosi l’attenzione per la zuppa di plastica nei nostri oceani.

Oltre al mio sogno per il Re, ho anche pronunciato Discorso del Sogno. Nel mio Discorso del Sogno approfondisco le nuove prospettive che sono necessarie per la nostra economia in fase di stallo. Qui di seguito ho messo alcuni pezzi dal mio Discorso del Sogno:

Compatrioti, nonostante tutte le nuvole scure sono ottimista. La valle profonda in cui la politica tradizionale ci ha portato, può portare le persone a rendersi conto che sono necessarie misure radicali per invertire la tendenza. Dovremmo prendere un nuovo corso. Un corso di rispetto. Rispettare i limiti della terra e il rispetto per gli altri abitanti del nostro pianeta. Solamente tutelando gli interessi dei più deboli contro la legge del più forte, permette di mantenere la terra abitabile.

L’attenzione incessante alla crescita dell’economia dovrà fare posta per una sana dose di miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente. Questa è una richiesta per di più, ma non più soldi, più crescita e più consumi, ma più compassionevole, più sostenibilità, più benessere per gli animali, più biodiversità, più felicità, più prospettiva, più fiducia. Chi inquina non deve essere più sovvenzionata. Non attraverso massicce sovvenzioni agricole dall’UE, che assorbono quasi la metà del bilancio dell’Unione europea, ma neanche attraverso sussidi sui combustibili fossili. Siamo in grado di risparmiare miliardi ogni anni, se siamo pronti abbandonare il modo tradizionale di pensare.

Ho chiuso con questa frase: You may say that I’m a dreamer, but I’m not the only one! (Si può dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico!)

Un saluto, Marianne

Last Friday, I spoke with the Ambassador of Romania about the mass killing of stray dogs over there. I already told about that in my Worldlog of last week. I asked the Romanian government:

• to stop killing stray dogs and to go for sterilisation, identification and registration. I had a discussion about the Romanian Stray Dog Act, which is contrary to the EU law.
• to start an awareness campaign to teach people how to deal with animals responsibly to avoid aggression between humans and animals.
• to support the work of animal protectionists, both morally and financially. These days animal protectionists are often hindered and threatened. The Ambassador promised to speak with the active animal protection organisations to find out what is needed to address the stray animal issues in an animal-friendly way.
• Last but not least, I asked to take action against people who poison, mistreat and kill the stray dogs and breach European and Romanian law by doing so.

I hope that my meeting with the Ambassador will contribute to ending this barbaric animal mistreatment soon. To be continued…

Tuesday was Budget Day! Every year on the third Tuesday of September in the Netherlands, the Government’s plans and vision on the community are presented in a throne speech. It was the first time that this speech was given by our new King. The King is a fervent hunter and by wearing the suit of a reformed hunter I asked him to stop hunting because the majority of the Dutch people are against hunting. I also wanted to enforce my member’s bill against pleasure hunting. My suit has two chains on the front which were hung with hunting tokens, such as a horse and pictures of (still to be) hunted animals, flanked with broken little hunting guns. There were emblems on my hat and back showing a small scared-looking fox in front of the target.

Every year two million compatriots are shot dead for the enjoyment of a handful of hunters, among whom our King. And at least just as many animals get shot and are left behind with bullets in their body. The killing of animals just for fun should be forbidden, certainly since the great majority of the parliament and population reject this outdated hobby.

My colleague Esther wore a second-hand dress and a hair accessory made of recycled PET bottles. She wanted to draw attention for the plastic soup in our oceans.

Next to my dream for the King I also gave a Dream Speech. In my Dream Speech I discuss the new perspectives that are needed for our stuck economy. Below are a few fragments from my Dream Speech.

Fellow countrymen, despite these dark clouds I am an optimist. The deep pit that the traditional politics forced us into might make people realise that radical measures are needed to turn the tide. A new course will have to be taken. A course of respect. Respect for the borders of the earth and respect for the fellow occupants of our planet. Only by protecting the interest of the weakest against the right of the strongest, we can keep the earth livable.

The constant attention for the growth of the economy will have to give way to a healthy dosage of quality improvement of life and living environment. It’s a call for more, but not for more money, more growth or more consumption, but for more compassion, more sustainability, more animal welfare, more biodiversity, more happiness, more perspective, more trust. Polluters should no longer receive subsidies. Not through enormous agricultural subsidies from the EU, which swallow almost half of the European budget, and nor through subsidies on fossil fuels. Annually, we can save thousands of millions on this when we are prepared to leave the traditional thinking behind us.

I finished with the following sentence: You may say that I’m a dreamer, but I’m not the only one!

Greetings, Marianne