Sempre piu’ paesi hanno un dievieto sull’esportazione di animali vivi! Il Partito per gli Animali continua a spingerlo
Questo mese e’ finita l’esportazione di animali vivi dalla Nuova Zelanda. Anche in Brasile il giudice ha deciso che non vi potra’ piu‘ essere trasporto di animali vivi dai porti del paese. Il Partito per gli Animali in Europa ed altri partiti per animali nel mondo si impegnano ga’ da anni per liberare miliardi di animali dagli orrendi trasporti a lunga distanza, dove si evidenziano sempre delle vilazioni delle regole.
Basta il trasporto per mare per animali vivi dalla Nuova Zelanda. Il divieto che e’ stato annunciato nel 2021, ha cominciato in pieno questo mese, dopo un periodo di transizione dove i contadini potevano ridurre il commercio di esportazione gradualmente. E’ una buona notizia per le mucche maggiormente giovani che venivano trasportate in Cina – un lungo viaggio su barche affollate, spesso risultando in ferite, affaticamento, stress da calore e sparso accesso ad acqua e mangime.
Gia’ in passato la Nuova Zelanda aveva introdotto delle misure temporanee, dopo il capovolgimento di una barca che andava per la Cina, risultando nella morte da affogamento di 6000 mucche e 43 persone. Ma come ha sottolineato il ministro di agricoltura: i trasporti per mare dalla Nuova Zelanda sono sempre lunghi, e quindi il benessere degli animali e’ sempre a rischio. Il benessere degli animali e’ anche la motivazione dietro la recente decisione del giudice in Brasile che divieta il trasporto di animali vivi per mare. “Gli animali non sono oggetti. Sono essere viventi con dei sentimenti, cioe’: individui che possono sperimentare fame, sete, dolore, freddo, paura e disperazione.”
Chi segue!? L’Unione Europea, l’Australia?
Ripetute indagini hanno evidenziato che l’enorme erosione del benessere degli animali e le violazioni delle regole durante il trasporto sono strutturali. L’investigazione dal Parlamento Europeo che e’ stata eseguita sulla richiesta da parte del Partito per gli Animali olandese, ha dimostrato chiaramente che le regole sui trasporti di animali dentro e dall’Europa sono violate sistematicamente. Anja Hazekamp, membro del Parlamento Europeo rappresentando il Partito per gli Animali, ha fatto delle indagini anche lei negli ultimi anni sui trasporti di animali, nelle frontiere dell’Europa in Romania, Croazia, Slovenia, Francia, Bulgaria e Turchia. Ha monitorato anche varie situazoni come la ‘barca horror’ Elbeik nel porto spagnolo Cartagena. Durante le indagini ha sempre identificato delle violazioni gravi, che ha sempre portato all’attenzione del Parlamento Europeo.
Il mese scorso Anja Hazekamp ha fatto delle domande urgenti alla Commissione Europa sull’abuso di vitelli molto piccoli nel porto della citta’ francese di Cherbourg, che e’ stato portato alla luce dalle organizzazioni per il benessere degli animali L214 e Eyes on Animals (Occhi sugli Animali). Lo sportello dove sono state trovate le violazioni e’ adesso chiuso temporaneamente dalle autorita’ francesi. Di conseguenza e’ dimezzato per il momento il numero di vitelli trasportati per la Francia . Per la Sig.ra Hazekamp questo e’ solo l’inizio; chiede un divieto generale sui trasporti sul mare e a lunga distanza di vitelli fino ai 12 settimane che ancora dipendono dal latte materno. “Da tantissimi controlli si evidenzia che i trasporti di lunga distanza sono per definizione associati a grande sofferenza degli animali. Dobbiamo farsi’ che i vitelli non siano piu’ trasportati orrendamente”, dice l’Europarlamentare.
Il Partitoper gli Animali vuole inoltre che tutti i trasporti a lunga distanza per barcha sono aboliti. Non solo i vitelli, ma milioni di pecore sono trasportate per barca in migliaia per delle settimane o addirittura per dei mesi sotto circostanze orrende. “Tali trasporti da horror per barcha non possono essere esclusi. Questo deve fermarsi il prima possibile,” dice la Sig.ra Hazekamp.
La Sig.ra Hazekamp non e’ l’unica con questa opnione. Anche il partito per gli animali australiano Animal Justice Party si impegna da anni per un divieto totale sull’esportazione di animali vivi dall’Australia ed e’ riuscito a convincere il partito governatore Labour Party di esprimersi pubblicamente a favore dell’abolizione graduale dell’esportazione di pecore vive. Anche altri partiti per gli animali da circa diciasette altri paesi nel mondo hanno chiesto alla Commissione Europea tramite una lettera di vietare i trasporti oltre le otto ore e di finire il trasporto di animali gravide o allattanti.