Worldlog Settimana 11 – 2008

Benvenuti nel mio primo Worldlog! Mi presento: sono Marianne Thieme, leader del Partito per gli Animali nel parlamento olandese. I Paesi Bassi sono il paese che ha la più alta densità di bestiame nel mondo. Dopo un gran numero di casi di malattie fra animali, è diventato anche il primo paese con un partito politico che non ha come scopo principale quello di difendere gli interessi, a breve scadenza, degli umani. Il 22 novembre 2006 le elezioni ci hanno dato 2 seggi in parlamento e nel 2007 la nostra rappresentanza è aumentata con 9 seggi nel Consiglio Provinciale e 1 seggio nel Senato. Dato che siamo pionieri nella difesa esclusiva degli interessi degli animali, della natura e dell’ambiente, e che dall’estero ci pervengono molte domande sul nostro modo di procedere e i nostri risultati, vorrei far relazione ogni settimana attraverso il mio Worldlog, in più lingue possibili.

L’autorevole giornale olandese NRC Handelsblad ha affermato in una recensione che la qualità del film supererebbe quella di An Inconvenient Truth di Al Gore! [leggi qui la critica in lingua inglese]

Il film uscirà quest’estate, fra le altre località a Sao Paulo, Madrid, Bruxelles, Fortaleza, New York, Londra, Dresda, Pechino, Singapore, Taipei, Sydney e in un gran numero di città olandesi. Per maggiori informazioni (in lingua inglese) sulle date di uscita, invia una mail a info@ngpf.nl.

Questa settimana sono andata a Cambridge per filmare la versione internazionale di Meat the Truth. Lì ho parlato con John Powles della Cambridge University, che recentemente ha perorato una riduzione drastica del consumo di carne nel Lancet. Questa riduzione aiuterebbe gli animali, la situazione climatica, la distribuzione alimentare mondiale e la salute pubblica!

Le prossime settimane saranno dominate dalle riprese del film (il 6 aprile ad Amsterdam) e dal suo montaggio. Sarà un programma intenso, oltre al lavoro in parlamento.

Questa settimana abbiamo dibattuto sulle nostre obiezioni all’abolizione della moratoria sulla caccia alle balene. Siamo assolutamente contrari a quest’abolizione del divieto di caccia, ma la Signora Verburg, ministro democristiano del dicastero dell’Agricoltura, della Natura e della Qualità alimentare, ha cercato di convincere il parlamento di permettere in piccola parte la caccia alle balene. Ella afferma che questo spingerà i balenieri più facilmente alla protezione delle balene. Questo non è il nostro punto di vista, e fortunatamente la maggior parte del parlamento olandese sembra essere d’accordo con noi: non si toccano le balene!
Questa settimana abbiamo anche parlato di una proposta di legge mirante a penalizzare il sesso con gli animali, un’iniziativa del partito socialdemocratico. Questo stenta a mantenere le sue promesse riguardo al rispetto verso gli animali, fatte durante la campagna elettorale, e ha così scelto un argomento abbastanza privo di rischi.

Naturalmente, come Partito per gli Animali, disapproviamo ogni forma di abuso sugli animali, ma questo è pure un esempio di politica simbolica. La proposta di legge è stata presentata dal parlamentare socialdemocratico Harm Evert Waalkens, che esercita anche la professione di contadino. Durante il dibattito gli abbiamo chiesto se la sua proposta di legge mira soprattutto a proteggere l’incolumità sessuale degli animali o a proteggere la moralità e a combattere certe perversioni sessuali.

Cioè, se fosse l’incolumità sessuale degli animali a preoccuparlo, logicamente dovrebbe opporsi all’inseminazione artificiale delle mucche, che avviene su larga scala, alla castrazione (senza anestesia) di milioni di porcellini, e alla discriminazione sessuale dei pulcini che ha per conseguenza che il 50% sono trinciati vivi, semplicemente perché i maschi non sono interessanti per la produzione di carne e di uova. La sua risposta è stata chiara: cerca soprattutto di proteggere la moralità umana e se questo ha effetti positivi per gli animali, tanto meglio. Non ha però il coraggio di prendere posizioni forti a favore del rispetto dell’integrità sessuale di tutti gli animali, perché gli interessi economici vi si oppongono. E quindi questa proposta è solo un piccolo passo nella buona direzione, senza che i diritti degli animali siano veramente riconosciuti.

La settimana scorsa, il nostro partito gemello in Spagna, il Pacma ha ottenuto 41.000 voti, un inizio fantastico in un paese dove c’è tanta sofferenza animale su larga scala!

Nelle prossime settimane vi informerò sul nostro partito, i nostri rappresentanti, le nostre attività e i nostri progetti.

Spero che questo Worldlog ispiri molte persone nel mondo intero a fondare Partiti per gli Animali anche loro, per difendere così gli interessi degli animali, della natura e dell’ambiente contro l’unica specie sulla terra che distrugge il proprio ambiente: l’uomo.

Alla prossima settimana!

P.S.: dato che attualmente le nostre ambizioni superano le capacità fisiche del nostro partito, siamo in grado di rispondere solo alle e-mail scritte in inglese.

Welcome to my first Worldlog! First, let me introduce myself. My name is Marianne Thieme and I am the parliamentary party chairperson of the Party for the Animals in the Dutch Parliament. The Netherlands is the most densely populated country in the world when it comes to cattle. After a great number of animal disease crises, the Netherlands became the first country in the world to have a political party whose primary purpose was something other than the short term interests of humans. On 22 November 2006, we won our first two seats in the Dutch Parliament. In 2007, our representation expanded with nine seats in the Provincial States and one seat in the Senate. We hold a pioneering position in the exclusive political representation of the interests of animals, nature and the environment. As such, we receive countless questions from abroad regarding our methods and results, so I would like to report weekly in my Worldlog in as many languages as possible.

We are starting today with a team of 24 people in nine languages, a number which is expected to increase in the coming months. Interest will also be boosted by the release this summer of Meat the Truth, a documentary created by the scientific bureau of the Party for the Animals. The film highlights the fact that cattle farming creates more greenhouse gases worldwide than all automobiles, trucks, trains, boats and airplanes combined. The Dutch version of the documentary was released in December and has generated much public debate (and appreciation).

The influential Dutch newspaper NRC Handelsblad wrote in a review that the film could be better than An Inconvenient Truth from Al Gore! [Read the English version of the review here]

The film can be seen this summer in numerous cities worldwide including Sao Paulo, Madrid, Brussels, Fortaleza, New York, London, Dresden, Peking, Singapore, Taipei and Sydney, as well as across the Netherlands. Mail for screening dates to info@ngpf.nl.

This week I was in Cambridge, England for the filming of the international version of Meat the Truth. While there, I spoke with John Powles from Cambridge University who recently argued in the Lancet
for a drastic reduction of meat consumption. Better for the animals, better for the climate, better for the world food distribution and better for public health!

The coming weeks will be filled with the filming (6 April in Amsterdam) and editing of the documentary. That means quite a full schedule on top of the work in the Parliament. This week, we debated over our objections against stopping the moratorium on whale hunting. We are absolutely against lifting the moratorium on whaling; but the Christian democratic Minister of Agriculture Gerda Verburg argued in the Parliament to allow “a bit” of whaling. She believes by doing so the whalers would more easily agree to protect the whales. We do not agree with her standpoint whatsoever and, fortunately, the majority of the Dutch Parliament agrees with us: hands off the whales!
This week, we also discussed the legislative proposal to make sex with animals punishable by law. This is a proposal initiated by the social democratic party who is experiencing difficulty keeping to its animal-friendly election promises and so has chosen for a relatively “harmless” subject.

Naturally, the Party for the Animals is against every form of animal abuse, but this is clearly a form of symbolic politics. Member of Parliament Harm Evert Waalkens, who is also a farmer, introduced the proposal. During the debate, we asked if he intended his proposal more for the protection of the sexual integrity of animals or for the protection of “good morals,” as in catching perverts.

Were it the sexual integrity of animals that concerned him, then logic would imply that he would also object to other such animal abuses. To name a few, the large-scale artificial insemination of cows, the castration of millions of pigs (without anaesthesia) and the sex discrimination that permits 50% of all chicks to be shredded alive simply because the males are not useful for meat and egg production. His answer was clear: he is trying to protect the good morals of people and if it happens that some good comes out of that for some animals, then that is fine too. He would not dare burn his fingers on actually respecting the sexual integrity of all animals because there would be too much resistance from large economic interests. Thus, we witness only a very small step forward without the rights of animals truly being recognised.

Our sister party in Spain, de Pacma received 41,000 votes in last week’s elections. This is a brilliant start in a country like Spain, where there is so much animal suffering on such a large scale!

The coming weeks, I will gladly inform you more about our party, our representatives, our activities and plans.

I hope this Worldlog will inspire people around the world to establish a Party for the Animals to defend the interests of animals, nature and the environment against the only species on Earth that destroys its own environment: the human species.

Until next week!

P.S. Our ambitions currently exceed our physical possibilities, so at this time, we can only respond to email written in English.