La gara per il vaccino fornisce un’op­por­tu­nita’ per le speri­men­t­azioni prive di animali


5 maggio 2020

Nella ricerca di un vaccino contro il coronavirus a livello mondiale, vengono usati tanti animali per le sperimentazioni. Perche’, cosi’ dice la supposizione persistente, le sperimentazioni sugli animali fanno una parte fondamentale della ricerca medica. Ma l’idea che le “sperimentazioni sugli animali possano farci uscire dalla lockdown in modo accellerato, e’ un sollievo falso senza nessun tipo di fondazione”, dice il membro della Camera del Partito per gli Animali olandese Frank Wasserberg. “Le sperimentazioni sugli animali costono molti soldi e tempo, mentre il 85% di tutte le sperimentazioni sugli animali non porta nessun risultato per l’uomo.” Il Partito per gli Animali chiede quindi di puntare completamente sulla ricerca innovativa priva di animali. “Usiamo questa crisi come punto di cambio, proprio perche’ abbiamo fretta.”

Mappa dell’Associazione Europea per gli Animali che dimostra quali istituti nel mondo si occupano di ricerca (utlizzando gli animali) su Covid-19.

L’ondata del coronavirus e’ stata frenata dalle misure mondiali di lockdown, ma non e’ stata fermata. Un vaccino contro il Covid-19 e’ quindi importante ed e’ in corso al momento una vera gara per trovare un tale vaccino. La ricerca di una terapia e’ accompagnata dall’identificazione di animali che potrebbero in una maniera simile all’uomo essere sensibili al virus, e che quindi vengono testati. I centri di ricerca in tutto il mondo stanno quindi testando i topi, i furetti, le cavie, i conigli, i criceti e le scimmie – perche’ le sperimentazioni sugli animali fanno parte della solita pratica biomedica e nel mondo e’ stato stabilito per legge che le medicine nuove debbano essere prima testate sugli animali.

Cio’ non porta solo ad una profonda sofferenza per gli animali, e’ anche inefficiente. Le sperimentazioni sugli animali costano molto tempo e denaro e non sempre ci dicono qualcosa sull’efficiacia della medicina nell’uomo. Gli animali testati sono spesso troppo diversi dall’uomo per poter tradurre i risultati della ricerca all’uomo. Indagini recenti nella genetica e la biologia cellulare rivelano che nel presente sistema che fa ammallare in modo artificiale gli animali per poi poter ricercare la loro guarizione, e’ molto datato. Molti ricercatori quindi non vedono l’ora di avere delle alternative migliori a loro disposizione.

Alternative
E queste alternative esistono; ad esempio la tecnologia dei computer in combinazione con la coltura delle cellule e gli organi nel laboratorio o il materiale che avanza dalle sale operatoie negli ospedali. Il tessuto umano racconta molto di piu’ sul meccanismo d’azione di un medicinale nell’uomo che un animale potra’ mai rivelare. Ma Sig. Wassenberg racconta: “Molti politici hanno poco conoscenza dei limiti della ricerca sugli animali. Domina la paura dello sconosciuto. E quindi non succede niente: ancora sono viste come migliori le sperimentazioni sugli animali.”

Protesta contro le sperimentazioni sugli animali nel 2019 a Rotterdam.

Secondo il Partito per gli Animali questo deve e puo’ cambiare, e la presente gara contro l’orologio fornisce delle opportunita’: “Lo sviluppo di un vaccino contro corona puo’ essere un importante caso sperimentale. Di solito ci vogliono almeno dieci anni per un vaccino, ora servono delle misure estreme per poter accellerare il processo. Una misura che viene considerata e’ saltare la solita sperimentazione sull’animale. Cosi’ si evita oltre alla sofferenza degli animali anche di perdere tempo. Invece possono essere usati dei metodi innovativi di ricerca che non necessitano le sperimentazioni sugli animali.”

Divieto sulle sperimentazioni sulle scimmie
Il Partito per gli Animali olandese chiede da anni di diminuire le sperimentazioni sugli animali e di stimolare la ricerca priva dell’utilizzo degli animali. “Se non vogliamo piu’ rallentare lo sviluppo della nostra conoscenza di malattie e salute tramite l’utilizzo degli animali, il governo deve avere il coraggio di fare delle scelte diverse. Il governo paga milioni di euro all’anno di incentivi per le sperimentzioni con gli animali – questi soldi non possono essere usati per la ricerca priva di animali, anche se e’ proprio in quest’area che si raggiungono sempre piu’ risultati. Questo deve cambiare.“ Il partito chiede quindi al governo di investire veramente nelle tecniche innovative trasferendo un percentuale del budget per le sperimentazioni sugli animali verso la ricerca priva di animali.

Le scimmie che sono usate per le sperimentazioni crudeli nel Centro di Ricerca Biomedicale di Primati (BPRC) nei Paesi Bassi. Foto: Remco Stunnenberg.

Inoltre, il Partito per gli Animali vuole il prima possibile un divieto sulla ricerca sulle scimmie e la chiusura del BPRC, cioe’ il Biomedical Primate Research Centre – l’istituto di ricerca sulle scimmie piu’ grande dell’Europa. Due settimane fa e’ venuto fuori che saranno infettate le scimmie di Java con il virus Covid-19 e saranno iniettate con dei vaccini sperimentali. “Esiste molta resistenza nella societa’ contro la ricerca sui primati. Gli sperimenti sono spesso crudeli e dolorosi. I ricercatori stanno crecando di migliorare l’immagine utilizzando il comprensibile desiderio di un vaccino, ma l’unica cosa certa per ora e’ che in questa ricerca le scimmie di Java soffriranno moltissimo, senza nessuna garanzia che tale sofferenza porti ad alcun sollievo per i pazienti presenti o futuri di Covid-19. I ricercatori che raccontano con orgoglio che infettano gli animali per le interessi pubbliche, servono soprattutto le loro interessi datate.”

Due settimane fa, nel giorno delle sperimentazioni sugli animali mondiale, anche altri partiti per gli animali ed altre organizzazioni per i diritti degli animali nel mondo hanno chiesto attenzione per i milioni di animali a livello globale che soffrono e muoiono dalle sperimentazioni, spesso senza risultato. Insieme questi partiti si impegnano per avere dei metodi innovativi di ricerca senza animali e con risultati migliori. “Perche’ terremo un sistema di ricerca vechio datato se esistono alternative migliori per gli animali e piu’ semplici?”.