La Nuova Zelanda vieta l’espor­t­azione di animali vivi! I partiti per gli animali in tutto il mondo spingono la UE per seguire l’esempio


21 aprile 2021

La settimana scorsa il governo nuovo zelandese ha annunciato di fermare l’esportazione di animali vivi per mare. E’ una decisione storica applaudita dalle organizzazioni di benessere degli animali e i partiti politici per i diritti degli animali in tutto il mondo. I partiti per gli animali in tutto il mondo chiedono ora alla Commissione Europea di seguire l’esempio della Nuova Zelanda tramite una lettera comune. Nel Parlamento Europeo, l’MEP Anja Hazekamp ha fatto una campagna intensiva per un tale divieto dalla UE negli ultimi anni. “Esiste tantissima evidenza che questi trasporti non sono altro che l’inferno per gli animali e non rispettano le regole europee. Se non si riesce a controllarli, bisogna vietarli”, dice la Sig.ra Hazekamp.

Nella Nuova Zelanda era stata eseguita un’indagine sulle condizioni del bestiame sul mare dopo che una nave piena di bestiame dalla Nuova Zelanda si era capovolta nel mare Cinese Est il settembre scorso. Tutti gli animali – quasi 6000 mucche giovani – e 42 membri del personale morirono. Successivamente, il governo ha vietato temporaneamente l’esportazione di bestiame vivo, per riconsentirla di nuovo sotto le condizioni che le circostanze durante i trasporti migliorassero. Il governo ha intenzione di vietare completamente il commercio di animali vivi, con una fase di transizione di due anni, nonostante una lobby intensiva dagli esportatori di continuarlo. “Il fatto e’ che una volta che gli animali vivi lasciano la Nuova Zelanda per mare, abbiamo una limitata capacita’ di assicurare il loro benessere prima di arrivare alla loro destinazione,” diceva il ministro nuovo zelandese di agricoltura Damien O’Connor. “Al centro della nostra decisione e’ mantenere la reputazione della Nuova Zelanda di alti standard nel benessere degli animali.”

Debra Ashton, CEO dell’organizzazione per il benessere degli animali SAFE, che ha fatto campagna per questo argomento per anni, era contenta a sentire la notizia, ma sottolinea che e’ fondamentale per altri paesi di seguire l’esempio della Nuova Zelanda. Gli esportatori di animali vivi stanno gia’ iniziando a guardare altri paesi per trovare animali da trasportare, come l’Australia o anche paesi dentro la Unione Europea come la Romania e la Spagna. Pero’: “E’ un commercio di una volta, e’ un commercio che avremmo dovuto abolire anni fa,” dice veterinario e precedente presidente del Benessere degli Animal per il ministero nuovo zelandese di prime industrie Dr. John Hellstrom.

Europa, cosa stai aspettando?

Protesta contro gli trasporti crudeli di animali nel Parlamento Europeo, organizzata dal Partito per gli Animali olandese insieme ad altri partiti per gli animali di altri paesi.

Il Partito per gli Animali olandese e gli altri partiti per gli animali sono completamente d’accordo e stanno aumentando la pressione sulla UE di agire, dimostrando il coraggio politico e la compassione. La Commissione Europea non ha agito, anche se aveva gia’ approvato di ridurre i trasporti e di vietare i trasporti di animali vivi verso i paesi non UE quando non possono essere raggiunti gli standard UE per il benessere degli animali. “Ma continueremo ad insistere su un divieto totale di trasporti di animali vivi. Gli animali hanno aspettato abbastanza, e’ ora di agire,” dice membro del Parlamento Europeo Anja Hazekamp.

Nella capacita’ di ’iniziatrice e vice presidente della commissione d’inchiesta del Parlamento Europeo sul trasporto degli animali, la Sig.ra Hazekamp ha viaggiato ai porto europei per portare alla luce le violazioni di regole europee. L’anno scorso, ha messo sotto pressione il Parlamento Europeo e la Commissione di sanzionare i paesi che violano le regole in modo strutturale, come la Romania. Alcune settimane fa era nel porto spagnolo di Cartagena per sorvegliare cosa stava succedendo alle vittime della nave Elbeik piena di bestiame incastrata: vi erano delle mucche che erano rimaste sul mare per mesi e mesi in circostanze orribili. E i partiti per i diritti degli animali si sono giunti in tutto il mondo in una campagna digitale ed una petizione per vietare il trasporto di animali vivi e cambiare verso un sistema alimentare sostenibile.

La settimana scorsa, 18 partiti per i diritti degli animali, la natura e l’ambiente dall’Europa e fuori dall’Europa hanno inviato una lettera comune ai commissari europei Kyriakides e Wojciechowski, chiedendogli di intraprendere misure immediate per assicurare una protezione efficace degli animali durante i trasporti a lunga distanza e di vietare l’esportazione di animali vivi verso i paesi non UE. “Chiediamo alla Commissione Europea di agire con la dovuta urgenza in queste circostanze che coinvolgono la vita e la morte di esseri senzienti. (…) Il destino da milioni di vite e’ nelle vostre mani.

Questo articolo e’ parzialmente basato sul testo di Lettori di Animali ed un’intervista con Debra Ashton di SAFE.