Worldlog Settimana 39 – 2009
Questa settimana sono andata alla première del film sul clima, intitolato The Age of Stupid (bel titolo!). Il film racconta un numero di storie di persone che subiscono direttamente le conseguenze della crisi del clima. Le storie erano interessanti, però c'era una cosa che mancava nel film: l'attenzione per la principale causa dei gas serra più nocivi (metano), cioè l'allevamento di bestiame. L'allevamento di bestiame emette 40% di gas serra in più che l’insieme del traffico e dei trasporti. Un'ovvia mancanza in questo film, che si limita a trattare la dannosità degli aerei. Fa piacere sapere che il nostro film sul clima, intitolato Meat the Truth (Carne, la verità sconosciuta), verrà proiettato in première a Torino questo mese, e in Indonesia nel mese di novembre.
In dicembre parteciperemo al vertice sul clima a Copenaghen. Durante la conferenza alternativa sul clima, che si organizza nel contempo a Copenaghen, Meat the Truth (Carne, la verità sconosciuta) sarà proiettato. Non mancare, se sei nei paraggi!
Poi, ci impegniamo a preparare il seguito di questo film, che parlerà dello stato preoccupante dei nostri mari e oceani.
Stichting VROM, un'associazione locale della comune di Vroomshoop, un bastione di elettori democristiani che ora protesta contro la costruzione delle megastalle, ha presentato una richiesta di cinque miliardi di euro alla provincia di Overijssel. Così, l'associazione spera di prevenire la costruzione di megastalle (fabbriche con capre e galline e palazzi pieni di maiali). Le megastalle minacciano non solo l'ambiente, il benessere e la salute degli animali, ma anche la salute pubblica. Le cifre e gli analisi di vari ricercatori dimostrano che le megastalle hanno chiaramente più svantaggi che vantaggi. L'emissione di ammoniaca e di parti fini si riduce appena (2% e 4%) e nell'ambiente delle fabbriche di bestiame si aspetta persino un aumento.
I medici di famiglia nelle zone ad alta densità di bestiame si preoccupano sempre di più della contaminazione dei maiali con il batterio MRSA, resistente alla meticillina. Ormai più della metà degli allevatori di suini è stato contaminato con questo batterio. C'è anche un rapporto diretto tra la febbre Q e l'allevamento intensivo.
Intanto gli abitanti di, per esempio, la comune di Grubbenvorst ne pagano il conto sociale. Negli anni passati hanno fanaticamente lottato contro la presenza di una fabbrica di bestiame di 30.000 maiali e 1,3 milioni di galline. Negli anni a venire saranno confrontati con le parti fini, il puzzo ed i rumori molesti, semplicemente perché alcuni imprenditori ci possono realizzare i loro sogni megalomani. Il momento è venuto per la nostra società di centralizzare i nostri principali valori quando facciamo scelte, invece di seguire l'interesse dello sviluppo economico e dei profitti. Ci troviamo su un incrocio, e una delle due strade conduce ad un'intensificazione dell'allevamento industriale, che riduce esseri viventi a oggetti. L'altra strada conduce ad una società dove gli animali si trattano con rispetto. E' incomprensibile che i partiti (quelli al governo: CDA e ChristenUnie) che dichiarano dare una grande importanza alla 'buona gestione' del nostro pianeta, scelgono la prima strada. Pierre Troubetzkoy ha detto a questo proposito: Come mai l'uomo può sperare la pietà di quello che gli sta sopra, se non prova pietà per quello che gli sta sotto?
La discussione sulle malattie degli animali, sul consumo di carne, e sulla sollecitazione climatica causata dall'allevamento intensivo e dalle megastalle, cresce sempre di più sotto la nostra influenze.
Nessuno potrà più evitare questi argomenti, e anche negli altri paesi la situazione sembra cambiare, specie dopo le asserzioni del vincitore del premio Nobel, Rajendra Pachauri. Ha espresso la necessità di almeno un giorno di dieta vegetariana a settimana, e di un'imposta sui prodotti lattiero-caseari, sul pesce e sulla carne.
La squadra della campagna Meat Free Mondays ha d'altronde reagito con entusiasmo al cappello di cuoco che ho portato a Prinsjesdag. Anche la settimana prossima ci impegneremo di nuovo a fondo per far accettare la proposta di legge che mira a vietare l'allevamento di animali da pelliccia in Olanda!
Alla prossima settima!
This week I attended the premiere for the climate change movie called The Age of Stupid (neat title!). The film comprises a number of story lines about people who are directly affected by the consequences of the climate crisis. Their stories were interesting, but the film failed to focus on the thing that produces methane, the most damaging greenhouse gas of all: cattle farming. Cattle farming produces 40% more greenhouse gasses than traffic and transportation combined. This is a glaring omission, as the film only covers the damage caused by aircraft. It makes me happy to know our film about the climate, called Meat the Truth, will premiere this month in Turin, and then again in Indonesia in November.
We will attend the climate summit in Copenhagen this December, and will screen Meat the Truth at the alternative climate conference to be held in Copenhagen at the same time. If you’re in the area, make sure to drop by!
We have also been hard at work to prepare a sequel to Meat the Truth. This one will cover the worrying state of our seas and oceans.
Stichting VROM, a local organisation from Vroomshoop, a bastion of Christian Democrat voters who have banded together to fight against mega stables, has filed a claim of five billion euro with the Province of Overijssel. The organisation so hopes to prevent mega stables of goats, chicken factories and high-rise pig farms from establishing themselves in their province. Mega stables pose a threat to not only the environment and animal welfare and health, but human health, too. Figures and analyses provided by various researchers have shown the disadvantages to setting up mega stables clearly outweigh the advantages. Ammonia and particulate emissions are scarcely dropping at 2 and 4 percent respectively, in fact increases in the general vicinity of the stable are expected.
General Practitioners in areas densely populated by animals are increasingly worried about pigs being infected with antibiotic resistant MRSA bacteria. Currently half of all pig keepers are infected. There is also a direct connection between the dangerous Q fever and factory farming.
Meanwhile the residents of places such as the Municipality of Grubbenvorst, who have been fighting hard these past few years against a pig factory of 30,000 pigs and 1.3 million chickens, are paying the societal costs. Over the coming years they will be confronted with particulate emissions as well as a terrible stench and noise pollution – just so a few entrepreneurs can realise their megalomaniacal dreams. It’s time for us as a civilisation to focus on our core values in the decision-making process instead of falling back on economic development and profit margins. We are standing at a crossroads where one road leads to an intensification of industrial cattle farming that reduces living beings to mere things. The other road leads to a society where animals are treated with respect. I cannot believe that parties in power, such as the CDA and ChristenUnie, who claim to place great importance on such concepts as stewardship, are choosing the first road. Pierre Troubetzkoy said on the matter: “How can people hope for mercy from what is above them if they themselves have no mercy for what is under them?”
The discussion about animal diseases, meat consumption, climate damage caused by intensive cattle farming and mega stables is heating up thanks to our influence. No one can evade these topics anymore, and it seems the tide is turning internationally also.
Especially after Nobel Prize winner Pachauri stated that we, without shadow of a doubt, will need to switch to at least to one meat-free day a week and introduce a tax on dairy, fish and meat.
The Meat Free Mondays campaign team reacted enthusiastically to the chef’s hat I wore on Prinsjesdag. We are going to continue unabated this coming week with a proposition for law to ban the breeding of fur bearing animals in the Netherlands!
See you next week!