Worldlog Settimana 23 – 2009


5 giugno 2009

La scorsa settimana abbiamo lavorato duramente per ottenere un seggio nel Parlamento europeo. Sapevamo che sarebbe stato difficile in quanto i seggi alla Camera nei Paesi Bassi sono 150 (noi ne abbiamo due); mentre l'Europa assegna all'Olanda soltanto 25 seggi e per raggiungere questo risultato dovevamo raccogliere il 4% dei voti, l'equivalente di 6 seggi nel Parlamento olandese.

La nostra capolista alle europee Natasja Oerlemans e tutti i volontari del Partito per gli Animali hanno portato avanti con grande impegno una campagna per ultimare quello che, agli occhi di molti, è un lavoro impossibile. Giovedì sera alla chiusura dei seggi, si respirava aria di trepidante attesa che, a dire il vero, che si respira ancora adesso. Agli exit poll registravamo il 3,8% dei voti, e durante le votazioni le previsioni ci davano più del 4%.

Dato che molti comuni non hanno ancora reso noto il risultato e la comunicazione ufficiale del consiglio elettorale arriverà solo l'11 giugno, rimarremo col fiato sospeso fino all'ultimo momento.

L'assegnazione o meno di un seggio nel parlamento internazionale, come primo partito al mondo che non pone l'uomo al centro del proprio programma elettorale, dipenderà da qualche centinaio di voti.

Ho fiducia, anche se non otterremo nessun seggio, sarà comunque un enorme successo poter contare nel frattempo su 6 seggi elettorali alla Camera, 2 dei quali sono al momento già nostri.

Bisogna di certo considerare che la scarsa affluenza alle urne per le elezioni europee ha giocato decisamente a nostro favore. L'affluenza totale è stata inferiore al 40% di cui una larga maggioranza degli olandesi ha affermato di non avere abbastanza interesse e/o fiducia nella politica a livello europeo.

L'enorme distanza sentita dai cittadini nei confronti della politica offre una prospettiva in tutti paesi dell'Unione per fare da ponte tra il crescente interesse per i diritti degli animali e quello degli elettori per la politica, proponendo partiti che guardano al di là degli interessi dei propri rappresentanti.

Segue!

Venerdì scorso ho incontrato il Dalai Lama al Parlamento olandese.
Gli ho chiesto cosa ne pensa del consumo di carne su vasta scala rispetto a temi come la fame, i diritti degli animali e le questioni climatiche.

Il Dalai Lama si è animato dopo un lungo discorso sulla situazione in Tibet e ritiene incoraggiante il fatto che esistano gruppi impegnati attivamente per tutelare i diritti degli animali. È necessario osservare con molta attenzione gli esperimenti sugli animali per capire se sono davvero necessari, afferma, e bisogna valutare bene il dolore che si infligge alle cavie.

"Tutti gli esseri viventi hanno lo stesso diritto a vivere senza paura" secondo il Dalai Lama. "Pertanto noi non abbiamo nessun diritto di sfruttare gli altri esseri viventi".

In risposta alla mia domanda sull'allevamento in massa si è detto contrario, dichiarazione che ha fatto davanti alla stampa olandese e alla delegazione del Parlamento.

Il leader tibetano ha fatto appello agli olandesi affinché mangino sempre più vegetariano e ad educare i bambini ad avere un comportamento rispettoso nei confronti delle altre forme di vita. È diventato vegetariano nel 1956, ma racconta di aver contratto l'epatite. "Allora avevo il colore del Buddha vivente" dice sorridendo. Su consiglio del medico ha dovuto reintrodurre carne in quantità limitata nella sua dieta.

Se il Dalai Lama dovesse votare, sceglierebbe il Partito per gli Animali, ha dichiarato. Il fatto che l'Olanda abbia un Partito per gli Animali rappresentato in parlamento lo ha sorpreso.

Spero di poter dare buone notizie sulle elezioni europee la prossima settimana. Abbiamo ancora una speranza: a breve i Paesi Bassi si vedranno assegnare un 26esimo seggio nel Parlamento europeo e su questa suddivisione il parlamento olandese non si è ancora espresso.

Picture: Jeroen van der Meyde

Alla prossima settimana!

We worked hard last week to win a seat in the European Parliament. We knew it would be difficult because Dutch parliament has 150 seats (two of which are ours), whereas the Netherlands has been given just 25 seats in the European Parliament, or the equivalent of 6 seats in Dutch parliament.

Our European party leader Natasja Oerlemans and all the Party for the Animals volunteers executed an intensive campaign to achieve what many thought was an impossible task. As we watched the election night results on Thursday evening, we were extremely excited and to be honest, we still are. The exit polls predicted we would obtain 3.8% of the vote, and that ultimately climbed to more than 4%.

However, because a number of municipalities still have not released their results and the Election Council will not release the official results until 11 June, we are going to be on tenterhooks right until the very end.
Whether we, the first party in the world to not focus on people, get a seat in this international parliament or not will depend on just a few hundred votes.

I personally am optimistic, but even if we do not get a seat, it is nothing short of a breakthrough for us to have achieved the equivalent of 6 seats in parliament whereas we now only occupy 2.

We also need to keep in mind that the low turn-out rates for the European elections worked in our favour. Turn-out rates remained under 40% as the large majority of Dutch voters admitted insufficient interest and/or trust in European politics to get down to the ballot-box.

The yawning chasm between citizens and politics offers the perspective for all European countries to build bridges using our overriding interest in animal rights and to get voters interested again in politics. The ones to achieve this will be the parties that can look beyond just the interests of their constituents.

More news to come.

Last Friday I had the honour of meeting the Dalai Lama in the Dutch parliament.

I asked him what he thought about the large-scale consumption of meat in relation to such questions as hunger, animal rights and climate change.

The Dalai Lama’s spirits were high after a long elucidation on the situation in Tibet and he told me he was encouraged by the fact that there are groups that take a stand for animal rights. He believes we should scrutinise if animals are strictly necessary in medical experiments, and we need to take the laboratory animal's pain into account.

The Dalai Lama believes "All creatures have the same right to live without fear. We therefore have no right to exploit other creatures."

In response to my question, in the presence of the Dutch press and parliamentary delegation, he said that he denounces the mass production of meat.

This leader of Tibet called for the Dutch people to eat as much of a vegetarian diet as possible and to bring their children up to respect other forms of life. He himself turned vegetarian in 1956. Only, he told me, he developed immediate jaundice. ‘I turned the colour of the living Buddha’, he grinned. Under doctor’s advice he started consuming minimal amounts of animal products.

If the Dalai Lama were to vote, he told us he would vote for the Party for the Animals. He was surprised that the Netherlands had a Party for the Animals in parliament.

Hopefully next week I will have good news for you about the European elections. One little bright spot is that soon the Netherlands will receive a 26th seat in the European Parliament and just who will occupy that seat still needs discussion in Dutch parliament.

Picture: Jeroen van der Meyde

See you next week!