Worldlog Settimana 38 – 2008

Questa settimana c’è stato il ‘Prinsjesdag’, il Giorno di apertura del Parlamento Olandese, nel quale è stato presentato il piano governativo per l’anno prossimo. Durante il ballo in costume, che fa sempre parte della lettura del discorso della corona della regina Beatrix (che ormai un giorno alla settimana non mangia la carne e ha promesso di non più far portare in tavola foie gras durante i banchetti da lei organizzati), la mia collega di partito, Esther Ouwehand, ha portato uno scialle decorato di pesci rossi e io ho portato un cappello di cow-boy Stetson, per esprimere che non vogliamo più lasciare i cow-boy occuparsi del benessere degli animali, ma che vorremmo prenderne cura noi.

Marianne Thieme e Esther Ouwehand a ‘Prinsjesdag’

Koningin Beatrix legge il discorso della corona

Nella mia partecipazione al dibattito tra i presidenti dei gruppi politici e il Primo Ministro sul piano governativo per l’anno prossimo, ho espresso la mia meraviglia per il fatto che, mentre il mondo è tormentato da una crisi climatica, da una crisi alimentare, da una crisi dei crediti e da problemi legati al benessere degli animali, il governo olandese continua ad affermare stoicamente che stiamo bene, anche dal punto di vista del potere d’acquisto.
Il governo olandese sembra soprattutto interessarsi a “ciò che guadagneremo in più” e quasi non bada a quello che perderemo in termini d’aria pulita, d’acqua pulita, di terra pulita, di biodiversità e di solidarietà.

Benché non possiamo ancora dire che il piano governativo sia rispettoso degli animali, c’è un filo di speranza perché si parla di una politica mirante a diminuire il consumo di carne.
Questo è evidentemente il risultato della nostra perorazione incessante, poi ci ha contribuito anche il film Meat the Truth. Il ministro dell’Ambiente ha guardato il film con i suoi collaboratori, e il ministro dell’Agricoltura ha fatto la stessa cosa; lei ha dato all’Universita Agricola l’ordine di verificare le cifre presentate nel film. Tre mesi di calcoli incessanti non hanno però potuto cambiare le conclusioni del film.

Il 3 ottobre ci sarà la prima rappresentazione statiunitense di Meat the Truth, all’Artivist Festival nel bellissimo Egyptian Cinema, uno dei pochi edifici storici di Hollywood.

Ci sarò presente anch’io; se sei nei dintorni, puoi ordinare qui i biglietti.

Una bella notizia dal Brasile: dopo la prima rappresentazione del film a Fortaleza (agosto scorso), si elaborano progetti seri di fondare un Partito per gli Animali brasiliano.
Questo è un ottimo progetto, perché il Brasile, sotto tutti gli aspetti, è colpito gravemente dal degrado del suolo e dal diboscamento, conseguenze di un’enorme domanda di prodotti animali.

Alla prossima settimana!

This week in the Netherlands it was “Prinsjesdag”, the day of the Queen’s annual speech to the country from the throne and the presentation of the budget for the next year in the Lower House. During the ‘costume ball’ which is a traditional part of the speech from the throne held by Queen Beatrix (who has since decided to give up eating meat one day of the week and has promised to no longer serve foie gras during royal banquets), my colleague Esther Ouwehand wore a shawl with goldfish and I donned a Stetson cowboy hat to show that we are no longer prepared to leave animal welfare to cowboys but are going to take charge of things ourselves.

Marianne Thieme and Esther Ouwehand during “Prinsjesdag”

Koningin Beatrix reads the speech from the throne

During the Parliamentary Debate on the Speech from the Throne, in which the chairs of the parliamentary parties and the prime minister discuss the government’s plans for the coming year, I expressed my admiration for the fact that, while the world is immersed in a climate crisis, a food crisis, a credit crisis and various animal-welfare crises, the Dutch government stoically maintains that things are going well and speaks of “favourable purchasing power”.
The Dutch government seems mainly interested in “what more we can get” rather than in what we are losing in terms of clean air, clean soil, biodiversity and compassion.

Although the cabinet’s plans can hardly be called animal-friendly, there is a small ray of hope in the reference to a policy that aims to reduce meat consumption. This is clearly the result of our continuous arguing for the same. The film “Meat the Truth” also played a significant role in this new thinking in government circles. The minister of the environment watched the film with her civil servants. A (sceptical) minister of agriculture also saw the film and instructed her department to do the math. But after 3 months of dogged number-crunching, her people are still unable to fault the film’s conclusions.

Meat the Truth will premier in the United States on 3 October during the Artivist festival in the beautiful and historic Egyptian cinema, one of Hollywood’s only historic monuments.

Yours truly will be attending the event and if you happen to be in the neighbourhood, you can order tickets here.

Good news from Brazil. Following the showing of the film in Fortaleza (last August), serious plans are now afoot to set up a Brazilian Party for the Animals.
An excellent development. Brazil is affected from all sides by the craving for animal products as well as by the resulting land degradation and deforestation.

Until next week!