Prima causa europea in assoluto contro gli alle­va­menti intensivi intentata in Italia, grazie al Partito Anima­lista Italiano


4 ottobre 2023

Un gruppo di “avvocati dell’ambiente e dei diritti degli animali” ha avviato una causa per dichiarare incostituzionali gli allevamenti intensivi in Italia. E la prima causa di questo genere intentata in Europa.

Emendamento alla Costituzione

La causa nasce in risposta ad una modifica della Costituzione italiana entrata in vigore nel febbraio 2022, secondo la quale da quel momento in poi gli animali e l'ambiente saranno riconosciuti come soggetti autonomi e dovranno pertanto essere tutelati contro le previe deroghe al benessere animale e leggi sulla tutela dell’ambiente.

Sulla base di questa premessa, un gruppo di “avvocati dell'ambiente e dei diritti degli animali”, composto da Giuseppe Libutti, Michele Trotta e Cristiano Ceriello, ha intentato una causa contro gli allevamenti intensivi. I tre avvocati sono sostenuti dalla Fondazione Save the Chickens (Salva i polli), l’Associazione Difesa Consumatori e Contribuenti, il Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente ed il Partito Animalista Italiano e da numerose firme di attivisti per i diritti degli animali.

‘Rivoluzionario’

In un comunicato gli avvocati definiscono questo emendamento alla loro Costituzione “rivoluzionario”. “Avrà un effetto significativo sulle attuali normative italiane”, dicono. “La nostra campagna contro l’agricoltura intensiva è solo un primo passo in questa direzione”.

Per spiegare il motivo della loro campagna, gli avvocati sottolineano che “gli allevamenti intensivi non sono solo luoghi di atroci sofferenze per gli animali, che spesso trascorrono l’intera vita senza mai vedere luce naturale, ma anche una delle maggiori cause di inquinamento e quindi un importante fattore di rischio per la salute pubblica”.

Tuttavia, ci sono altri motivi importanti per intraprendere azioni contro l’allevamento animale oltre al benessere degli animali e all’inquinamento. La pandemia di COVID-19 ha aumentato la nostra consapevolezza sulle malattie zoonotiche. La settimana scorsa, nella provincia di Pavia, circa 33.000 suini sono stati macellati in allevamenti intensivi di suini a causa di focolai di peste suina africana, una malattia virale altamente contagiosa per i suini. È molto probabile che la prossima pandemia possa essere causata dall’allevamento intensivo di pollame sotto forma di influenza aviaria, una malattia che sta già colpendo molti uccelli, sia negli allevamenti che in natura, in tutto il mondo.

Gli “avvocati per l'ambiente e i diritti degli animali” hanno preso spunto dal caso giudiziario olandese intentato da Friends of the Earth Netherlands contro la compagnia petrolifera Shell. Nel 2021, la corte ha stabilito che Shell dovrà ridurre le proprie emissioni di CO2 del 45% entro il 2030. Seguendo questa pista, il collettivo di avvocati italiani cercherà di far vietare l'allevamento intensivo nel loro Paese per vie legali, attraverso una sentenza della Corte Costituzionale. Sarebbe davvero rivoluzionario!